Parla Viktor Galovic, direttore del Challenger ATP 80.

Parla Viktor Galovic, direttore del Challenger ATP 80.

Il focus sul torneo da parte dell’ex tennista professionista, Galovic.

Il suo volto tradisce la tutta la tensione di questi giorni. Non è facile, siccità compresa, gestire un torneo, che ha tutte le carte in regola per avvicinarsi ad un ATP 250. A cominciare dalla location, gli spazi dello Circolo Tennis Scaligero e lo splendido impianto del centrale. Se poi, a tutto il contorno, ci metti pure un livello agonistico straordinario, capisci che chi non è presente si perde davvero molto.

Fuori Simon, Mager, Tomic e il finalista dell’ultima edizione, Serdarusic. Che cosa significa? L’abbiamo chiesto al direttore degli Internazionali di Verona, Viktor Galovic.

“Significa molto” racconta, “e cioè quanto il livello del tennis si sia alzato. Fino alla trecentesima posizione del ranking tutti sanno offrire un ottimo gioco. Tra chi è 50 e chi viaggia sui 250 non c’è più quella differenza abissale di un tempo. I risultati di questi primi giorni lo fanno capire e lo spettacolo è assicurato”. Fino a due stagioni fa Galovic, croato stabilitosi in Italia giovanissimo, faceva parte di questo circo cresciuto all’ombra dei vari Djokovic e Nadal. Viene naturale domandarsi chi l’ha impressionato di più come crescita tecnica e fisica. “Certamente” commenta l’ex davisman, “Agamenone migliorare tantissimo. Già solo il risultato dell’anno scorso lo dimostra”.

Chi sono i favoriti?

“Oltre all’argentino, vedo bene Gombos che è un tennista molto solido ed ha esperienza e poi Cecchinato che sta vivendo una nuova carriera. Marco ha giocato finora un tennis preciso e di grande qualità”.

Infine una nota importante che riguarda la voglia che c’è di grandi appuntamenti a Verona.
“E’ vero” conclude Viktor, “c’è stata finora una risposta di rilievo da parte del pubblico. Non pensavamo di arrivare già al 70% della capienza del centrale il lunedì. Speriamo di continuare su questa strada e le prenotazioni per semifinali e finali, lo stanno a confermare”.

Viktor Galovic, direttore del torneo
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