Sci, Fantelli ritrova il sorriso E il tennis si prepara al bis

Sci, Fantelli ritrova il sorriso E il tennis si prepara al bis

AL TOP Premiati anche atleti per diverse specialità, allenatori, dirigenti, giornalisti

Ha ritirato il premio «saltellando» sulle stampelle. Altre due settimane di tutore e Lucrezia Fantelli potrà finalmente voltare pagina. L’avevamo lasciata in febbraio alle Olimpiadi di Pechino, uscita di scena negli ottavi dello ski cross dopo una bruttissima caduta in cui ha rimediato un trauma al ginocchio. Acqua (quasi) passata, a giudicare dal suo sorriso al ritiro del Premio Cangrande di specialità. «Grande soddisfazione, per una che ha sempre gareggiato in Trentino, un riconoscimento qui nella mia città. Al momento dell’infortunio? Ho pensato a quanto veloce stessi andando. Ripartirò da dove sono rimasta».Altra disciplina, altro volto di donna, quello di Katia Coppola: «Il calcio a 5 femminile sta crescendo, le partite trasmesse su Sky sono state un bel trampolino di lancio. Certo», commenta l’atleta che dal 2018 milita nell’Audace Verona ricordando le polemiche sui social durante i mondiali di calcio femminile. «Rispetto ai maschi c’è ancora molta disparità anche a livello economico, ma proprio per questo noi ci mettiamo molta più passione. Prima di giudicare se una donna sa giocare o meno, vengano a vederci. E a San Giovanni Lupatoto, ogni domenica, è bello vedere il palazzetto pieno».Premio «rosa» – per la prima volta in assoluto – anche quello per il giornalista sportivo, andato ad Anna Perlini, firma de L’Arena. E premio di gruppo per i ragazzi della Consulta degli studenti, che hanno promosso lo sport nelle scuole, nonostante l’emergenza pandemica.Orgoglioso del riconoscimento riservato al gotha dello sport veronese – stavolta nella sezione Allenatore sportivo – anche Michele Fabbrica, head coach dei Redskins. «Finalmente il football americano in città comincia ad alzare la testa», spiega il giocatore che ha poi scalato le panchine delle giovanili e dei senior, fino al campionato vinto nel 2019 con i «pellerossa». «Del resto il nostro sport insegna proprio questo: a tener duro e provarci sempre».Pensare in grande. Lo stesso mantra dei dirigenti sportivi, tra cui sono stati premiati Viktor Galovic e Carlo Piccoli, deus ex machina degli Internazionali di tennis, il Challenger che nel 2021 ha riportato in città, dopo 30 anni, le teste di serie di questo sport. «Siamo stati travolti dall’entusiasmo e quest’anno si replica, dal 10 al 17 luglio al Circolo Tennis Scaligero, e si cresce: la tribuna potrà ospitare ben 1.400 spettatori»..

Facebooktwitterpinterestlinkedinmail